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  4. Natura, sport e benessere leve dell’offerta turistica ma su folklore ed enogastronomia c’è ancora da lavorare.

Natura e bellezza del territorio la fanno da padrone, contenuti ricchi per attirare l’attenzione del mercato sulle offerte sportive e del benessere, ottimo livello di supporto alla promozione delle strutture ricettive ma poca ‘spinta’ agli elementi identitari come folklore, tradizioni, proposte culturali e prodotti dell’enogastronomia. E’ quanto emerge dalla ricerca comparativa fatta dall’Osservatorio su come e quanto le destinazioni turistiche dell’Euregio – Trentino, Alto Adige e Tirolo austriaco – comunicano la propria identità.
“L’indagine ha esplorato i vari portali per capire come viene proposta l’offerta turistica e su cosa i territori puntano per creare esperienze – ha spiegato il nostro direttore generale di Progetto Turismo, Matteo Bonazza -. La ricerca, analizzando i prodotti trasversali e quelli identitari, è entrata nel merito di alcuni ambiti di destinazione e di un cluster di strutture ricettive. Crediamo che i risultati dello studio possano rappresentare un ottimo punto di partenza e di riflessione per capire come migliorare la competitività dei territori”.

I portali di ambito e le strutture ricettive

Nei portali di ambito ci sono differenze meno accentuate tra i prodotti trasversali, che per il 70% presentano elementi di completezza nella presentazione dell’offerta, e quelli identitari che risultano completi nel 69% dei casi analizzati. Dalla ricerca emerge inoltre che nei siti delle strutture ricettive la comunicazione dei prodotti trasversali è maggiormente sviluppata rispetto a quella dei prodotti identitari dei tre territori. I livelli di completezza sono infatti del 51% per il Trentino, del 74% per l’Alto Adige e del 62% per il Tirolo. Dalla fotografia dei portali di ambito e delle strutture ricettive emergono ottimi livelli di sostegno alla promozione dell’offerta territoriale grazie a sezioni dedicate all’interno dei singoli siti.

 

Le opportunità

Scandagliando i risultati dell'Osservatorio emerge la necessità di avviare delle riflessioni interne alle destinazioni e agli ambiti per capire se le conclusioni sono in linea con le strategie che oggi i territori stanno adottando per il futuro del turismo in termini di sviluppo e comunicazione dell’offerta. Il primo passo potrebbe già essere il rafforzamento dello storytelling delle offerte e delle destinazioni, puntando su indicazioni più precise nelle didascalie delle immagini e dei video costruendo una sorta di ‘viaggio’ alla scoperta degli elementi distintivi di ogni territorio. “La chiave di lettura è quella di migliorare il racconto delle esperienze – ha precisato Bonazza – per creare il giusto mix tra prodotti identitari e trasversali. Ma servono anche sinergie più profonde tra i territori dell’Euregio per fare risaltare le rispettive tipicità che possono diventare volano per attrarre nuovi mercati internazionali”.

 

Comunicato stampa a cura di Luca Borghi

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