Dal manager della piazza al rinnovo dei banchi degli ambulanti, ma anche cultura ed eventi: ecco come Bolzano rilancerà Piazza delle Erbe.

Il team di lavoro
Ormai conclusa la prima fase di analisi dei punti di forza e debolezza dell’attuale design commerciale ed attrattivo di piazza delle Erbe, il team di lavoro, promosso e voluto dall' Unione commercio turismo servizi Alto Adige chiamato a studiare la strategia di rilancio dell’area, serra i ranghi e svela il rendering visionario. Perché riqualificare non è cancellare con un colpo di spugna la storia della piazza ma coniugare le potenzialità e l’identità del luogo con le esigenze del terzo millennio.
La squadra - guidata dall’esperta di sviluppo territoriale Simonetta Cesaro e composta da Progetto Turismo, Vival Institute e Hds Ortsentwicklung sotto l’egida dall’amministrazione comunale – ha infatti le idee chiare. Piazza delle Erbe sarà ancora il biglietto da visita di Bolzano, il luogo in cui Alpi e Mediterraneo si incontrano attraverso un mercato di respiro mitteleuropeo, con residenti e ambulanti protagonisti del rilancio sensoriale ed economico di uno dei volani dell’attrattività per chi vive e vuole scoprire Bolzano.
Le debolezze
Se piazza delle Erbe è da sempre un patrimonio storico e identitario ad alta fruizione, è altrettanto vero che non può fare a meno allo stato attuale di mostrare le sue ‘debolezze’: offerta merceologica ridondante e assenza di prodotti tipici freschi, mancanza di servizi igienici e di coesione tra gli stakeholder commerciali e limitata percezione da parte dei turisti di essere proprio in quella piazza che da sempre racconta l’identità di Bolzano. Ma l’aumento della sensibilità per i prodotti locali, biologici e a basso impatto ambientale e il turismo in crescita sono asset che possono dare la risposta giusta al declino del commercio ambulante, al ricambio generazionale e alle incertezze normative che toccano il settore.
Il rilancio in 5 punti
Dunque, lancia in resta e avanti con il progetto di riqualificazione declinato in 5 punti: costruzione e condivisione della visione, definizione del piano d'intervento, coltivazione del senso di comunità e diffusione della cultura del luogo; revisione delle regole di assegnazione e gestione delle concessioni, della merceologia e della multigestione, e delle regole di gestione degli spazi e dell'igiene; favorire le esperienze di vita autentica e delimitazione visiva del luogo; curare la scelta dei prodotti e dell’estetica e offrire esperienze di vita autentica con eventi che mettano al centro il valore identitario.
Se vuoi scoprire di più su questo progetto, qui ti raccontiamo altri dettagli del progetto!
Comunicato stampa a cura di Luca Borghi