Il nuovo Drago Vaia
Il Comune di Lavarone si è rivolto a Progetto Turismo in un momento estremamente delicato. Il triste epilogo del primo Drago Vaia aveva lasciato nella comunità sentimenti contrastanti: da un lato la rabbia per l’accaduto, dall’altro nuove speranze e aspettative per il futuro.
Partendo da qui, abbiamo sviluppato assieme al Comune di Lavarone un progetto con tre obiettivi principali.
Cosa abbiamo fatto per il Comune di Lavarone?
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Ritrovare bellezza e valori
In pieno accordo con l’artista Marco Martalar, abbiamo voluto dare all'opera il valore della rinascita, unendo i visitatori e la comunità attorno a un simbolo di speranza e ripartenza.
È stato importante, in questa fase, non cedere alla tentazione di proseguire un dialogo di ostilità, ma ritrovare la forza per lanciare un messaggio positivo.
Favorire la convivenza tra ospiti e residenti
Il primo drago si era rivelato essere un’attrazione turistica molto forte. Questo aveva colto alla sprovvista i residenti locali, i quali ne avevano beneficiato per gli aspetti positivi, ma anche sofferto per i grandi flussi di visitatori.
Durante la pianificazione del secondo drago si è quindi cercato di dare vita a un’esperienza turistica più equilibrata, capace di rispettare la qualità di vita dei residenti.
Coinvolgere la comunità
Integrare attivamente la comunità nella fase di analisi e realizzazione del progetto, includendo operatori del territorio, residenti e donatori, ha fatto sì che l’opera diventasse una proprietà collettiva, desiderata e protetta da ciascuno.
Il nuovo Drago Vaia rappresenta non solo una meraviglia artistica, ma un simbolo di resilienza e coesione per tutta la sua comunità.